Domenica mattina ore 8.30 telefona Matteo dicendomi che sono arrivati a Casal Borsetti e che dopo 10 minuti sarebbero arrivati a Marina Romea, come d' accordo, per andarli a prendere al bivio sulla Romea.
Parto in moto e li raggiungo, e scattano subito le presentazioni, ciao io sono Alberto...io Enzo, Sonia e Matteo, i nostri amici di Ferrara che vengono con noi nel secondo appuntamento di Vivi Ravenna in Moto.
E' iniziata così questa bellissima domenica di moto, sole, e soprattutto di ottima compagnia.
Raggiungiamo insieme il Pala de Andrè, per aspettare gli altri quattro motociclisti che dovevano venire con noi da Ravenna.
Ore 9.22 arriva un sms, dicendo che non potevano più venire, poco male....peggio per loro.
Decidiamo quindi di partire, e facciamo subito una sosta all' Agip più vicino per riempire i serbatoi dei due Transalp (mio e Matteo) e del CBR di Enzo.
Puntualissimi partiamo alle 9.40 e ci dirigiamo verso Forlì a prendere Il Capitano, Claudio, ed un suo amico che ci aspettavano per le 10.15 al Pub Calico, in via dell' Appennino, vicino al cinema Astoria.
Lungo la Ravegnana incrociamo un sacco di motociclisti, che come noi, sicuramente avevano come obiettivo una bella giornata in moto su e giù per le colline romagnole.
Arrivati a Forlì, incontriamo Claudio che ci aspetta con il suo Transalp Nero, senza il suo amico che purtroppo non è potuto venire.
Ci presentiamo, e dopo poco ci mettiamo in marcia direzione Predappio.
Arrivati a Predappio puntiamo verso Predappio Alta e di qui lungo la strada per Rocca San Casciano, che per un lungo tratto è stata da poco rifatta e ha un asfalto fantastico.
Il percorso è davvero bello, senza macchine, senza altre moto, c'eravamo solo noi a godere della bellezza del paesaggio e delle curve che con il TA si affrontano che è una meraviglia.
Questo tratto di strada dura circa 20 km, tutti così, in mezzo al verde, su e giù per la collina con una strada stretta, ma come detto tutta per noi.
Arriviamo a Rocca S. Casciano, dove tanto per cambiare si stava svolgendo una sagra, e puntiamo verso Strada S. Zeno passando per "le Cento Forche".
Anche questa strada si snoda tra un bellissimo verde delle colline, ma è un pò più larga e più trafficata della precedente. Scolliniamo e puntiamo verso Galeata e S. Sofia, dove arriviamo verso le 11.30 e decidiamo di fare una sosta per un bicchiere d' acqua.
Lasciamo le moto nel piazzale subito dopo il ponte sulla sinistra e ci infiliamo nel bar. La sosta è piacevole in quanto iniziamo a conoscerci, a scambiarci commenti e opinioni sulle nostre moto, le gomme, la pulizia della catena, ma ci viene in mente anche un problema molto importante....dove pranziamo?
Claudio esordisce allora dicendo: "Volete fare una mangiata epocale?"....la risposta è giunta quasi in coro...:"Certo che si!"..."Allora", aggiunge Il Capitano, "andiamo a mangiare, se vi va bene, al Poderone".
Non conoscendo il posto, e vista la voglia di provare cose nuove, e dopo aver sentito la frase "mangiata epocale", la risposta non poteva altro che essere si.
Claudio prenota, e ci racconta che questo agriturismo merita veramente, e quindi è tutto da provare.
Una volta aggiudicato il posto per il pranzo ci rimettiamo in sella con direzione il Passo della Calla. Anche questo tratto di strada è veramente bello, e tutti quanti procediamo insieme, aspettandoci l' un l' altro, come è giusto che sia. Arriviamo su al Passo e subito scatta il desiderio della foto, posizioniamo le moto e sorge il problema di chiedere a qualcuno di farla...chiedo ad un signore, ma risulta essere talmente imbranato che delego il compito alla moglie, il quale con tutto l' orgoglio femminile del caso scatta una bella foto, alla faccia del marito.
Passato il rito delle foto, giriamo le moto verso la prima stradina a destra e puntiamo verso il rifugio "La Capanna", altra nostra meta a 1480 mt.
Dopo pochi minuti di strada veramente immersa tra gli alberi arriviamo in cima e siamo fortunati perchè riusciamo a parcheggiare le moto in un posto libero, cosa che dopo 10 minuti sarebbe stata impossibile perchè è arrivata l' ondata di gente per il pranzo.
Questo rifugio è davvero un posto carino, e soprattutto fresco. Durante l' inverno qui c'è una pista da sci, come si vede in foto, e c'è anche un impianto di risalita.
Ora sedie, tavolini, ed il gatto delle nevi parcheggiato vicino allo skilift la fanno da padrone.
Ci sediamo per un buon 20 minuti a prendere il fresco, Enzo non si sarebbe più spostato dalla sedia..., ma l' istinto del pranzo, e la frase di Claudio: "Volete fare una mangiata epocale?" risuonano in noi, e decidiamo di puntare verso l' agriturismo.
Scendendo per la collina, incontriamo un gruppo di macchine che vengono su fradice d' acqua, e due ragazzi con un BMW 1150 GS veramente inzuppati, alchè qualche ombra si dipinge sulle nostre facce, ma soprattutto sulla mia poichè il mio giubbino di jeans fa molto contro il vento, ma contro la pioggia nulla, e visto che l' avevo presa anche il giorno prima, non volevo bissare.
Fortunatamente facciamo una sosta perchè Claudio conosce un posto panoramico, ideale per scattare qualche bella foto al paesaggio, e questo ci permette di schivare il nuvolone delle 13.05 che ci ha superato lasciandoci asciutti.Scendiamo per la strada verso S. Sofia, e arriviamo ad un bivio, dove troviamo una strada sterrata con l' insegna "Poderone", ci infiliamo tutti senza problemi, anche il CBR, ed arriviamo.
Il posto è veramente bello, una casa, nel mezzo della collina, e due bellissimi cani super coccoloni e gelosi l' uno dell' altro, fanno la gara a chi prende più carezze.
Parcheggiate le moto entriamo e anche dentro l' ambiente si presenta bene, come essere in una grande famiglia. Si mangia tutti insieme, e il piatto te lo riempiono sempre alla grande.
Si inizia con la Panzanella, spero di ricordarmi bene il nome. Per farvi capire è il pane ammollato e servito con pomodorini, cipolla, aglio, olio...insomma la fine del mondo...Poi siamo passati ai primi con Gnocchi al Ragù, bissati immediatamente, Tagliatelle al Ragù, bissate anche queste.
Finiti i primi ci hanno portato una bella grigliata mista, con insalata, e i dolci...infine nocino della casa e caffè...tutto il pranzo ovviamente innaffiato da vino rosso...veramente buono! Totale 20 € a testa, ottimo!
Alla fine, un pò per la mole di cibo mangiata, un pò per il vino....ci è preso un super abbiocco, e decidiamo di riposarci un pò prima di rimetterci in sella.
Il pranzo è stato un bel momento per conoscersi meglio, per scoprire interessi in comune, per chiacchierare delle nostre moto, di posti nei paraggi e per fare amicizia, stando proprio bene!
Usciti dalla sala da pranzo, e non ancora totalmente pronti per le nostre TA, ci fermiamo fuori dall' agriturismo e poco dopo rimaniamo assolutamente affascinati da un gruppo di cinghiali che poco distanti da noi, nel prato sottostante la collina, correvano come pazzi tra i sentierini. Mamma cinghiala (che non è una parolaccia) era scatenata a stare dietro a tutti quei cinghialini che saltellavano come dei piccoli delinquenti da una parte all' altra...Dai cespugli poco dopo escono altri bei cinghialoni, e Claudio ci racconta che alla sera capita spesso che i padroni dell' agriturismo li trovano abbeverarsi alla loro fontana in cortile, e che devono stare attenti all' incontro con i loro cani.
Scattiamo qualche foto, e vista l' ora e vista la nostra euforia per l' incontro inaspettato ci rimettiamo in moto finalmente ripresi dal pasto abbondante.
Matteo e Sonia sul TA rosso, Enzo sul CBR, Il Capitano sul TA Nero ed io sul mio TA Grigio, posa di rito davanti all' agriturismo, e via verso la strada del ritorno.
Lungo la strada decidiamo per evitare traffico e forse qualche velox di non passare da Meldola ma di tagliare per la collina verso Predappio, e così facciamo, arrivando a Forlì verso le 18.30.
Qui salutiamo Claudio Il Capitano, che dal suo garage ci fa vedere il cavalletto centrale che si è costruito con maestria e ci incamminiamo per un super gelato.
Pausa quindi a Crem Caramel a Forlì (la miglior gelateria secondo me della zona) per un bel gelato e poi tutti in marcia verso Ravenna.
Al bivio tra la Ravegnana e la Classicana salutiamo Enzo che torna a Ferrara e io, Matteo e Sonia ci dirigiamo verso Ravenna dove li accompagno fino a prendere la Romea poco prima delle Bassette e qui ci salutiamo anche con loro, ormai alle 19.30.
E' stata davvero una gran bella giornata, sono stato proprio contento di aver incontrato delle bellissime persone, con la quale sono stato molto molto bene e non vedo l' ora di organizzare un' altro incontro per potere uscire ancora in moto tutti quanti insieme e magari anche con altri di voi.