Descrizione
Le complessità del desiderio, dell’alienazione e della relazionalità occupano un ruolo centrale nella pratica artistica di Alex Baczyński-Jenkins che, attraverso la coreografia, esplora le sottili sfumature dell’interdipendenza e del tempo sospeso. Il suo vocabolario corporeo, unico e riconoscibile, si esprime attraverso un’estetica minimalista e tattile, che spazia dai gesti più effimeri a quelli strutturali. Il suo nuovo lavoro, “Malign Junction (Goodbye, Berlin)”, è dedicato al tema della finitudine e riflette su concetti come la cattura, la rottura di una promessa, la perdita e il movimento in relazione al potere. La coreografia interagisce con un singolare apparato di intrappolamento e con un paesaggio interiore di frammentazione, in un momento storico segnato dal disorientamento.
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