Descrizione
“Entepfuhl” esplora il senso di smarrimento e l’esperienza di sentirsi inevitabilmente fuori posto mentre si naviga attraverso contesti culturali, sociali e linguistici in continua evoluzione; alla ricerca impossibile di un luogo a cui appartenere, di una casa che potrebbe non esistere più. Il solo nasce dal desiderio di Alina Arshi di unire elementi diversi della propria identità come ingredienti di una ricetta in forma di danza. Contorcendosi in una serie di movimenti ripetitivi, in risonanza con la densità percussiva e progressiva della colonna sonora, porta in scena gestualità viscerali e travolgenti, integrando, tra gli altri, riferimenti ai mudrā, i gesti simbolici delle mani praticati nella danza indiana. Nata a Lucknow, nello stato dell’Uttar Pradesh, Arshi attraversa il Medio Oriente e arriva in Europa, dove si accorge di essere percepita come più indiana che mai. Ogni tappa ha messo in evidenza la complessità della sua identità; solo il ritorno alle origini ha fatto spazio a una intuizione a lungo attesa: forse il concetto di casa è arbitrario, forse occorre rinunciare alla ricerca di un luogo stabile.
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