Descrizione
“Cinema Impero” prende il nome dall’omonimo cinema situato nel centro di Asmara, costruito nel 1937 durante il regime fascista. Il cinema, come linguaggio, ha sempre avuto il potere di creare immaginari e, al contempo, di plasmare e costruire narrazioni, soprattutto nella sua dimensione più propagandistica e di regime. Alla luce delle attuali intelligenze artificiali, è evidente come anche questi nuovi linguaggi mirino in parte a sorprendere e al tempo stesso a distorcere la realtà. “Cinema Impero” è una metanarrazione che mette in dialogo differenti piani spazio-temporali e diversi elementi linguistici: materiali video provenienti dall’archivio storico dell’Istituto Luce e dall’ archivio privato dell’artista, raccontati e interpretati da due voci e due intelligenze, una artificiale e una emotiva. “Cinema Impero” è una black box: la scatola nera che contempla il linguaggio cinematografico, quello teatrale e quello algoritmico dell’intelligenza artificiale. All’interno di questo dispositivo multipercettivo, pensato per uno spettatore alla volta, la persona, posta al centro delle macro-narrazioni, è invitata a confluire verso una prossimità calda: uno spazio di alterità intima, tra narratore e ascoltatore.
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